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cronaca

Turismo, gli italiani le vacanze le fanno in agosto e preferibilmente in Italia

Gli italiani detengono il record europeo per la maggior parte delle vacanze trascorse d’estate, in particolare ad agosto. Il 74% delle notti turistiche degli italiani, circa i tre quarti, si concentra infatti nel periodo estivo, a differenza di altri paesi in cui queste sono meglio distribuite durante l’anno. E’ quanto emerge da Eurostat.

Gli italiani preferiscono inoltre agosto agli altri mesi estivi, segnando il record anche per numero di notti di ferie in questo mese (32,7%). Segue luglio (27,4%), mentre pochi a giugno (10%) e pochissimi a settembre (3,8%). La maggior parte delle vacanze d’estate degli italiani (76,9%) si svolge poi in Italia, il settimo tasso di vacanze domestiche più alto dopo Grecia, Spagna, Romania, Bulgaria, Francia e Portogallo.

Gli italiani mostrano anche una spiccata tendenza a trascorrerre le vacanze nei confini nazionali: con il 70,7 per cento contro un 29,3% per cento di notti turistiche trascorse all’estero. La media europea è di un 60,6 per cento di turismo domestico a fronte di un 39,4 per cento all’estero.

Luglio e agosto sono i mesi più gettonati, in media rispettivamente con il 16,1 e il 17,2 per cento delle notti turistiche. Anche in questo caso l’Italia mostra una tendenza più accentuata: 27,4 per cento a luglio e 32,7 per cento ad agosto, a fronte di un 10 per cento a giugno e di appena il 3,8 per cento a settembre.

Ultimi commenti
  • federico |

    Io più che un commento all’articolo, se è possibile, vorrei fare una riflessione… indipendentemente dai costi, sono in aumento gli italiani che ogni anno vanno in vacanza nei villaggi turistici e dato che i mattatori dei villaggi (c’è chi li ama e chi invece li odia) sono gli animatori turistici, vista la situazione precaria a livello occupazione specie dei giovani e che le opportunità di lavoro soprattutto nel periodo estivo, non mancano, allora perché i giovani non ne approfittano?. Tutti sappiamo che nei villaggi lavorano animatori,fonici,Dj, sportivie artisti vari, eppure sono in tanti i giovani che non considerano proprio l’ipotesi di lavorare come animatori e questo a mio avviso, è un atteggiamento sbagliato.
    Certo nessuno pensa che si possa fare l’animatore per sempre, però con la crisi del lavoro in atto,l’idea di lavorare come animatori turistici, i giovani dovrebbero consideralo come un’esperienza in più ma soprattutto come uno dei tanti mezzi per entrare nel mondo del lavoro. Parlo per conoscenza del settore, da anni collaboro con Animandia.it che opera nel settore dell’animazione ed offre tante opportunità di lavoro in questo campo ed ho conosciuto tantissimi giovani che proprio grazie all’esperienza da animatori turistici, hanno poi avuto l’occasione di fare il giusto incontro e adesso svolgono un lavoro a loro più congeniale.

  • federico |

    Io più che un commento all’articolo, se è possibile, vorrei fare una riflessione… indipendentemente dai costi, sono in aumento gli italiani che ogni anno vanno in vacanza nei villaggi turistici e dato che i mattatori dei villaggi (c’è chi li ama e chi invece li odia) sono gli animatori turistici, vista la situazione precaria a livello occupazione specie dei giovani e che le opportunità di lavoro soprattutto nel periodo estivo, non mancano, allora perché i giovani non ne approfittano?. Tutti sappiamo che nei villaggi lavorano animatori,fonici,Dj, sportivie artisti vari, eppure sono in tanti i giovani che non considerano proprio l’ipotesi di lavorare come animatori e questo a mio avviso, è un atteggiamento sbagliato.
    Certo nessuno pensa che si possa fare l’animatore per sempre, però con la crisi del lavoro in atto,l’idea di lavorare come animatori turistici, i giovani dovrebbero consideralo come un’esperienza in più ma soprattutto come uno dei tanti mezzi per entrare nel mondo del lavoro. Parlo per conoscenza del settore, da anni collaboro con Animandia.it che opera nel settore dell’animazione ed offre tante opportunità di lavoro in questo campo ed ho conosciuto tantissimi giovani che proprio grazie all’esperienza da animatori turistici, hanno poi avuto l’occasione di fare il giusto incontro e adesso svolgono un lavoro a loro più congeniale.

  • federico |

    Io più che un commento all’articolo, se è possibile, vorrei fare una riflessione… indipendentemente dai costi, sono in aumento gli italiani che ogni anno vanno in vacanza nei villaggi turistici e dato che i mattatori dei villaggi (c’è chi li ama e chi invece li odia) sono gli animatori turistici, vista la situazione precaria a livello occupazione specie dei giovani e che le opportunità di lavoro soprattutto nel periodo estivo, non mancano, allora perché i giovani non ne approfittano?. Tutti sappiamo che nei villaggi lavorano animatori,fonici,Dj, sportivie artisti vari, eppure sono in tanti i giovani che non considerano proprio l’ipotesi di lavorare come animatori e questo a mio avviso, è un atteggiamento sbagliato.
    Certo nessuno pensa che si possa fare l’animatore per sempre, però con la crisi del lavoro in atto,l’idea di lavorare come animatori turistici, i giovani dovrebbero consideralo come un’esperienza in più ma soprattutto come uno dei tanti mezzi per entrare nel mondo del lavoro. Parlo per conoscenza del settore, da anni collaboro con Animandia.it che opera nel settore dell’animazione ed offre tante opportunità di lavoro in questo campo ed ho conosciuto tantissimi giovani che proprio grazie all’esperienza da animatori turistici, hanno poi avuto l’occasione di fare il giusto incontro e adesso svolgono un lavoro a loro più congeniale.

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