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economia

Cemento: consumo calato a 20 milioni di tonnellate, -57% dal 2006

Per la prima volta, nel 1961, un’Italia in pieno boom economico arrivava a consumare 20 milioni di tonnellate di cemento, il quadruplo rispetto all’immediato dopoguerra. Un livello mai più rivisto, fino ad oggi. Perché dopo nove anni consecutivi di crisi il settore torna in effetti mestamente agli anni ’60, con un consumo crollato dal 2007 di quasi il 60%, un record tra i settori produttivi. E la prospettiva di chiudere in rosso anche il 2015. «Forse abbiamo toccato il fondo – spiega il presidente di Aitec Giacomo Marazzi, ieri confermato alla guida dell’associazione di categoria per il prossimo biennio – ma certamente in vista non c’è alcun rimbalzo. Da un lato le opere pubbliche sono frenate dai vincoli di bilancio, mentre l’edilizia residenziale è crollata per la discesa del potere d’acquisto delle famiglie».

Dal 2006 i consumi di cemento sono calati del 57%, un andamento per ora si conferma anche per il 2015 (-2% sul 2014). In quattro anni la crisi ha portato alla chiusura di 800 aziende con la conseguente perdita di 16.000 posti di lavoro

Tratto da Il Sole 24 ORE del 25/06/2015, pagina 16