Indica un intervallo di date:
  • Dal Al
economia

L’indice «Better life index»: Italia al 23° posto nel mondo

I migliori voti li ottiene in due materie: “equilibrio vita privata-lavoro” e “reddito e ricchezza”. Anche per quanto riguarda lo “stato di salute” e le “relazioni sociali” se la cava benino. Insufficienza in “educazione” e in “lavoro”. Esce con questi risultati l’Italia nell’analisi “How’s life” realizzato dall’Ocse in 36 Paesi.

Lo studio – un’anticipazione del rapporto che sarà divulgato in ottobre – viene presentato insieme al lancio della versione italiana del Better Life Index (Bli). Benché l’Ocse non stili graduatorie di Paesi – se si elabora un indice aggregato delle 11 dimensioni (dando loro pesi identici) si nota che le performance dei 36 Paesi non si discostano molto: si va dal terzetto di testa (Australia, Svezia e Norvegia) intorno a quota 8, alle ultime (Messico e Turchia) sotto quota 4 (vedi tabella in alto). L’Italia si trova nella seconda metà della classifica (23ª) con un indice sintetico pari a 5,82.
Il risultato finale sul sito viene visualizzato con un fiore per ciascun Paese, con 11 petali (uno per indicatore): la lunghezza del petalo esprime la performance oggettiva del Paese nelle statistiche, la larghezza il peso dato dal navigatore. La lunghezza dello stelo, infine, sintetizza la performance complessiva del Paese rispetto a quella degli altri Paesi. Dal 2011 il Bli ha generato oltre sei milioni di accessi, con 13 milioni di pagine viste, e una stima di oltre 92mila navigatori rispondenti, di cui 3.650 in Italia (ma con il lancio della versione italiana la platea è destinata ad ampliarsi).
Nota: i punteggi e la relativa classifica sono stati ottenuti dando ugual peso agli 11 indicatori di benessere del Bli 2015. L’Ocse non pubblica classifiche ufficiali dei Paesi