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economia

Effetto sgravi fiscali: i contratti a tempo indeterminato crescono del 24%

Nei primi tre mesi del 2015 sono stati attivati oltre 1,33 mln di contratti di lavoro mentre i rapporti cessati sono stati 1,012 mln con un saldo positivo di 319.873 unità (+138% sul 2014). E grazie agli sgravi previsti dalla legge di stabilità le assunzioni a tempo indeterminato sono state 470.785: +24,1% sulle attivazioni 2014.I dati arrivano dall’Inps, che fa notare come tra gennaio e marzo 2014 il saldo era stato attivo per 134.217 unità. Qui l’articolo del Sole 24 Ore.com

Si legge nell’analisi di Giorgio Pogliotti. “L’osservatorio Inps segnala come nel primo trimestre la quota di assunzioni con rapporti stabili sia passata dal 36,61% del 2014 al 41,84%. Un altro dato su cui riflettere riguarda quel 57% di assunzioni a tempo indeterminato (calcolato sul totale delle assunzioni e trasformazioni a tempo indeterminato) che a marzo beneficia dello sconto contributivo (fino a 8.060 euro l’anno, per la durata di tre anni) introdotto dalla legge di stabilità 2015. Considerando che a gennaio questa percentuale si fermava al 31,99% e a febbraio al 47,51%, si tratta di un andamento crescente.

 

A giudicare da questi numeri, il contratto a tutele crescenti introdotto dal Jobs act e operativo dallo scorso 7 marzo, sembra avere avuto un buon grado di appeal tra le imprese. Resta da capire se a queste richieste si concretizzeranno nei mesi successivi. Potrebbe infatti ripetersi il fenomeno già visto per la cassa integrazione dove, a causa delle preoccupazioni delle imprese che temono possano terminare le risorse disponibili, il “tiraggio” – ovvero l’effettivo utilizzo delle risorse – corrisponde grosso modo alla metà delle cifre richiste. Peraltro rispetto al primo trimestre 2014 l’trimestre 2014 l’aumento complessivo di assunzioni per 49.972 unità è accompagnato dal calo delle cessazioni dei rapporti di lavoro di 135.684 unità, portando il saldo occupazionale in positivo (185.656 unità)”.