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economia

Ocse: aiuti ai Paesi poveri fermi, Italia sotto gli obiettivi dell’Onu

Il Comitato per lo sviluppo dell’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo o Sviluppo Economico), fornisce i dati dell’Aiuto Pubblico allo Sviluppo (APS). Sono i soldi che i paesi più ricchi destinano ai paesi più poveri. Il volume di aiuti allo sviluppo è rimasto stabile nel 2014 dopo l’impennata verso l’alto dell’anno precedente, che rappresenta il flusso più alto di tutti i tempi. Tuttavia, gli aiuti ai paesi poveri hanno continuato a diminuire. Per fornire qualche cifra il totale netto di aiuti pubblici allo sviluppo da parte dei paesi membri del Dac ammonta a 135,2 miliardi di dollari, in lieve aumento rispetto ai 135,1 miliardi del 2013 ma in calo dello 0,5% se considerato in termini reali.

Se guardiamo dall’alto i Paesi donatori dell’Ocse la spesa complessiva è pari allo 0,29% del Pil. Nel 2000, quarant’anni fa i big si erano impegnati a raggiungere lo 0,70 per cento. Siamo ancora lontanissimi

L’Italia è un paese donatore virtuoso? L’Italia nel 2014 ha versato 3,43 miliardi di dollari, pari allo 0,16% del Gni (reddito nazionale lorod). Il dato italiano resta inferiore all’obiettivo Onu  per l’aiuto allo sviluppo, fissato allo 0,7% del Gni, e uno dei più bassi tra i Paesi europei membri del Dipartimento all’assistenza per la cooperazione dell’Ocse, davanti a Spagna (0,14%) e Grecia (0,11%), ma dietro a Francia (0,36%), Germania (0,41%) e Gran Bretagna (0,71%).