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tecnologia

Cosa c’è dentro il traffico mobile italiano? Nel 2014 la media è di 47 petabyte al mese

Se una risorsa è finita, limitata in natura o esauribile artificialmente allora si può sedere a un tavolo e parlare liberamente di affari. Quando al contrario è illimitata o comunque disponibile in grande abbondanza c’è poco da commerciare, tuttalpiù può essere considerata un bene pubblico. Nelle aule di economia te la insegnano più o meno così.

La misurazione e il controllo del business digitale è da sempre fonte di confronti, soprattutto per quanto riguarda la rete mobile e la sua neutralità.
Sullo sfondo del dibattito sulla net neutrality, vediamo come cresce il traffico dell’internet mobile italiana, in una previsione di Cisco che arriva al 2019 che vede un aumento costante della diffusione degli smartphone (che occupano già dal 2013 una fetta importante delle rete mobile) e dei tablet, poco utilizzati per la connessione nei primi anni, ma in grandissima crescita. Resta stabile il traffico da dispositivi non-smartphone, si espandono le tecnologie M2M e decresce l’utilizzo di datacard dopo il 2018.
Il grafico mostra anche le quote del mercato smartphone – che vede una perdita di Samsung a favore dei produttori cinesi – e la diffusione di utenti mobili nel mondo, che dovrebbero crescere di circa un miliardo entro il 2019. In aumento anche la velocità media di connessione (da 1,7 MB a 4 nel 2019) e il traffico video nelle reti mobili, che dovrebbe raggiungere il 72%.

Da Il Sole 24 ORE del 1° marzo 2015, pagina 10.