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cronaca

Il paradiso fiscale è sempre più esotico: nella black list Paesi distanti ed extra europei

Cambia la mappa dei paradisi fiscali: entro lunedì 2 marzo, data ultima per la sigla delle intese con l’Italia, diversi Paesi già nella black list (Svizzera, Liechtenstein e Monte Carlo) passano, ai fini del rientro dei capitali, tra gli Stati virtuosi e la voluntary disclosure può così giovarsi di sanzioni ridotte. Nella mappa delle giurisdizioni “oscure” restano così, in gran parte, solo Stati extra europei.

Scade alla mezzanotte del 2 marzo 2015 la possibilità di siglare le intese tra l’Italia e gli Stati della black list: Svizzera, Liechtenstein e Monte Carlo hanno raggiunto l’accordo durante i 60 giorni della voluntary disclosure, mentre Lussemburgo, San Marino e la Città del Vaticano avevano siglato un’intesa per lo scambio di informazioni prima della legge 186 del 2014. Escludendo i Paesi che hanno firmato con l’Italia una Tiea (Tax Information Exchange Agreement), accordo di matrice Ocse sullo scambio di informazioni, la maggior parte dei Paesi che restano nella black list non si trovano semplicemente fuori dall’Europa, ma sono sempre più distanti dall’Italia.

Da Il Sole 24 ORE del 2 Marzo 2015, pagina 5.

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