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tecnologia

In crisi telefonini e tablet, gli italiani preferiscono gli smartphone low cost

Secondo le elaborazioni della società di ricerca Idc , fra smartphone, tablet e cellulari tradizionali in Italia a fine 2014 le unità vendute sono state il 6% in meno rispetto al 2013. Si tratta pur sempre di 25 milioni e mezzo di pezzi, è vero, ma con numeri trascinati verso il basso da un crollo dei cellulari tradizionali (-30%: 2,2 milioni in meno). Al contrario sono aumentate le vendite di smartphone (+6,5% a quota 16,5 milioni di pezzi venduti), mentre sono scese quelle dei tablet: da 4,3 a 4,1 milioni (-4,7%). «Nel 2015 il numero complessivo resterà stabile, per tornare a crescere dal 2016 in poi. Quest’anno – commentano da Idc – riprenderanno a crescere i tablet, gli smartphone proseguiranno la loro corsa, mentre i “vecchi” telefoni mobili diminuiranno ancora». Certo è che stando al passo di marcia previsto dalla società di ricerca, per tornare ai livelli del 2013 occorrerà attendere il 2017. Qui l’articolo di Andrea Biondi su Il Sole 24 Ore.com

Intanto, a rendere ancora più evidenti l’impatto della crisi c’è la scelta, da parte degli acquirenti, della fascia di prezzo degli smartphone, unica categoria in crescita. È sotto i 130 euro di spesa che si sono registrate le crescite maggiori: +50% sotto gli 85 euro di spesa (in tutto 900mila unità vendute nel 2014) e +65% per gli smartphone di costo compreso fra 85 e 130 euro (complessivamente 3,3 milioni di pezzi)