Indica un intervallo di date:
  • Dal Al
cronaca

La mappa dei nuovi cittadini d’Europa. L’Italia è un Paese ospitale?

I nuovi cittadini europei
I nuovi cittadini europei

Negli Stati Uniti il presidente Barack Obama ha annunciato che cinque milioni di clandestini saranno regolarizzati e diventeranno cittadini americani. In Europa?

Partiamo dal big picture. Nel 2012 i Paese membri Ue hanno concesso la cittadinanza a quasi 820mila persone, tutte regolarmente residenti sul territorio. I maggiori beneficiari, secondo un rapporto di Eurostat diffuso nei giorni scorsi, sono marocchini. Le persone che hanno acquisito la nazionalità di uno dei 28 Stati Ue sono cresciute del 4% rispetto al 2011 e del 6% rispetto al 2009.

Se guardiamo all’Italia… 

Qui da noi nel 2012, due anni fa, abbiamo concesso la cittadinanza a 65mila persone.  Quanto alla provenienza 60mila vengono da Paesi extra Ue, il resto dall’Europa. Marocco, Tunisia e Albania sono i tre paesi che hanno ottenuto le percentuali più alti di riconoscimenti di cittadinanza. Più nello specifico, fatto cento i nuovi cittadini italiani, più del 50% provengono da tutto il mondo, il 14% sono albanesi, il 22% marocchini, il 5% rumeni e il 4% tunisini. In sè questi dati non ci aiutano più di tanto a capire se l’Italia sia o meno un Paese ospitale, o meglio più o meno ospitale rispetto agli altri Stati membri. Abbiamo quindi calcolato il numero di nuovi cittadini ogni mille abitanti per capire quanto un Paese sceglie di crescere grazie anche alla presenza di stranieri. In altre parole, abbiamo voluto misurare quanto la nostra società può definirsi multietnica e inclusiva. E abbiamo visto che ogni mille abitanti sono 1,1 sono cittadini provenienti da altri Paesi e riconosciuti come italiani. Rispetto agli Paesi europei non siamo un esempio di società multietnica. Nell’Europa a 28 nazioni siamo in 20esima posizione. A eccezione della Danimarca tutte gli altri Paesi dell’Europa occidentale crescono con una maggiore presenza di stranieri. Per misurare poi la nostra propensione all’ospitalità e all’integrazione abbiamo diviso i nuovi cittadini italiani per i residenti stranieri. Solo 1,4 su 100 residenti stranieri sono diventati cittadini italiani. Rispetto quindi al numero di cittadini provenienti da altre nazioni sono pochissimi quelli che prendono la cittadinanza. Per fare una comparazione in Ungheria su cento stranieri 12 ottengono la cittadinanza. In pratica siamo al 22esimo posto.

Se guardiamo all’Europa

Nel 2012 i più alti tassi di naturalizzazione sono stati registrati in Ungheria (12.8 cittadinanze concesse per 100 residenti stranieri), Svezia (7,8) e Polonia (6,6). I tassi più bassi si registrano nella Repubblica ceca e in Slovacchia (0,4 ciascuno), Estonia (0,6) e in Austria (0.7). L’età media di questi nuovi cittadini dell’Ue28 è di 31,4 anni (contro i 41,6 della popolazione totale Ue). Gran Bretagna, Germania Francia e Spagna sono più ospitali. Al primo posto Uk che ha rilasciato ben 193mila “carte di identità”. La Germania ha accolto e riconosciuto come tedeschi ben 114mila persone.Tra i nuovi cittadini che ne 2012 hanno ottenuto la cittadinanza europea le percentuali più alte sono quelle di Marocco, Ecuador e India.

La fuga di cervelli e non

I dati raccolti da Eurostat dimostrano anche che gli italiani “fuggono” un po’ in tutto il mondo ma rappresentiamo percentuali importanti di nuovi cittadini in Slovenia il 10% dei nuovi cittadini Sloveni sono italiani, Belgio e Svizzera (il Lussemburgo ha percentuali alta per via della bassissima popolazione).

L’identikit dei nuovi cittadini

Tra questi nuovi cittadini, 59.300 sono di origine marocchina; il 53% di essi ha ottenuto la cittadinanza francese o italiana. Dalla Turchia provengono 53.800 neocittadini Ue, il 62% dei quali ha acquisito la cittadinanza tedesca; dall’India 36.900, il 77% dei quali ha ottenuto la cittadinanza britannica. Dei 28.900 ecuadoriani il 94% ha acquisito la cittadinanza spagnola, mentre il 61% degli iracheni è diventato cittadino svedese.

Fonte: Eurostat. Dataviz: Andrea Gianotti.