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cronaca

India, Pakistan e Turchia in testa nella classifica dei censori su Facebook

Le richieste dei governi a Facebook
Le richieste dei governi a Facebook

Il transparency report è un documento che tiene conto delle richieste che i Governi rivolgono a Facebook. Viene aggiornato ogni sei mesi. L’ultimo refresh è di qualche settimana fa. Sfogliando le statistiche scopriamo che in sei mesi le richieste sono aumentate del 24% rispetto al semestre precedente.

Facebook, ricordiamo, si limita a comunicare il numero di richieste di rimozione dei contenuti. Da gennaio a giugno sono 35mila indagini avviate dai Governi su una popolazione del social network di 1,3 miliardi di utenti. Per dare un peso a questo numeri è bene ricordare che Google nello stesso periodo ha ricevuto 32 mila richieste, quindi siamo vicini.

Chi chiede cosa.

Più nel merito gli Stati Uniti sono primi in classifica. Cioè hanno inviato a Menlo Park più richieste di informazioni riservate sugli utenti del social network. Spesso si tratta di richieste di accesso a indirizzi iP o messaggi nell’ambito di una indagina giudiziaria. Tuttavia, non chiedono al social media di cancellare o rimuovere i contenuti. Diverso è il discorso per India, Pakistan e Turchia che sono in cima alla classifica per rimozione dei contenti, rispettivamente con 4960 1893 e 1773 contenuti rimossi. Stupisce il quarto posto della Germania seguita da Francia, Austria e Israele. Per quanto riguarda l’Italia Facebook precisa: “Rispondiamo alle richieste valide relative a procedimenti penali. Tutte le richieste ricevute vengono controllate per verificarne il fondamento legale. Respingiamo o richiediamo una specificità maggiore per le richieste troppo ampie o vaghe”. Da gennaio a giugno di quest’anno sono pervenute 1869  richieste di informazioni per 2658 utenti.  La “censura” ha colpito in tre occasioni. In Italia, segnala infatti Facebook, abbiamo limitato  contenuti segnalati principalmente dall’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (UNAR) in base alle leggi locali che proibiscono i discorsi discriminatori. In India i contenuti limitati o rimossi sono stati 4960. Principalmente da “rappresentanti delle forze dell’ordine e dalla squadra di risposta alle emergenze locali dell’India in base alle leggi locali che proibiscono le critiche verso le religioni o lo stato”.

Fonte: Facebook. Dataviz: Andrea Gianotti.