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tecnologia

Perché Amazon ha speso quasi un miliardo di dollari per Twitch?

In che modo Amazon intende far soldi con giocatori che guardano altri giocatori giocare ai videogame? Twitch acquisita nelle scorse ore per quasi un miliardo di dollari (970 milioni per l’esattezza) è una piattaforma di video sharing, come Youtube, ma specializzata nella condivisione di sequenze filmate che ritraggono spezzoni della partita in diretta (con tanto di “telecronaca” e chat con altri spettatori ludici). Fondata nel 2011 dalle macerie della Justin.Tv l’anno scorso ha registrato 45 milioni di spettatori unici al mese, quest’anno sarebbero 55 (di cui 7 si danno appuntamento sui loro server ogni giorno). Twitch faceva gola a Google che ha un servizio simile “Let’s Play,ma molto meno popolare. Il servizio del ceo Emmett Shear è accessibili da Pc, Xbox e Playstation, in modo semplice e intuitivo: si preme un bottone e si è in diretta. Quindi come si spiega quella che è la più costosa acquisizione nella storia di Amazon?  Un aiuto potrebbe arrivare dando uno sguardo alle mosse di Amazon nel settore videogame.

La timeline mostra che quello di Jeff Bezos non è un interesse turistico rispetto a questa industria. Poi un dato di realtà difficile da mandare giù (per alcuni: ai giocatori piace vedere altri giocatori giocare. E’ un dato di fatto. Twitch funziona. E mentre altri settori si contendono l’attenzione degli utenti che non supera manciate di secondi su Twitch lo spettatore-gamers passa in media non meno di due ore. Un sacco di tempo per chi è interessato a investire in pubblicità. L’acquisizione quindi non va letta in chiave squisitamente ludica. Amazon non vuole diventare un colosso del gaming, non intende sfidare il mercato delle console con ambizioni egemoniche. Vuole sì diventare un player importante del settore ma punta al mercato dei video. Twitch rispetto ad altre piattaforme è più interattiva, più avanti nella sperimentazione di meccaniche che uniscono la visione e la condivisione. E’ interessante perché anticipa forse un nuovo modello di fruizione della televisione su cui anche Google sta lavorando. Forse anche per questo a Mountain View questa operazione non farà piacere.