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economia

Mosca prepara altre ritorsioni: scatta l’embargo sull’agroalimentare

Esattamente sei anni fa, l’8 agosto 2008, le truppe russe entravano nell’Ossezia del Sud, l’inizio di cinque giorni di guerra con la Georgia. È una coincidenza angosciante: perché lo scontro commerciale tra la Russia e i Paesi che hanno adottato sanzioni economiche contro di lei ha alle spalle, in Ucraina, uno scenario ben più minaccioso. La tensione e l’isolamento alimentati dallo scontro commerciale potrebbero farlo esplodere.

Dmitrij Medvedev, eseguendo gli ordini di Putin, ha reso pubblica la lista dei prodotti alimentari di cui sarà vietata l’importazione in Russia, a partire dal 7 agosto e per un anno. I prodotti sanzionati provengono dai Paesi presi nel mirino da Mosca (Stati Uniti, Unione Europea, Canada, Norvegia e Australia): il prezzo più alto lo pagherà la Norvegia mentre per l’Italia il conto dovrebbe aggirarsi sui 297 milioni di dollari.

Tratto da Il Sole 24 Ore, venerdì 08 agosto 2014 p.6